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Sembrava incredibile ed invece è tutta realtà. A San Paolo in Brasile c’è una squadra di calcio che si chiama Club Atletico Juventus. Fino a qui niente di strano, anche perchè la “vecchia signora” negli anni ha coltivato numerose simpatie all’estero, meno invece in Italia.
La squadra nasce per merito di alcuni dipendenti italiani del cotonificio Crespi ed il nome Juventus viene dato al club per via della passione juventina del proprietario, Rodolfo Crespi. La sorpresa ma anche il paradosso che più grande non si può, sorge quando si devono scegliere i colori sociali della squadra.
Venne scelto il colore viola perchè il figlio del proprietario, Adriano Crespi, era tifoso della Fiorentina e si conosce quanta rivalità esiste in Italia fra la Juventus e la Fiorentina.
Soprannominati i “ragazzi terribili” (moleques travessos) dopo una vittoria sul ben più famoso Corinthians, nel 1933 il club cambiò nome, Club atletico Fiorentina, in onore della Fiorentina e aggiungendo proprio il giglio, simbolo di Firenze. Due anni dopo il club diventò professionista, tornò a chiamarsi Club Atletico Juventus ed infine abbandonò il colore viola della maglia per passare al granata. La Juve granata come il Torino, roba da pazzi. Ancora oggi questi sono i colori del club più torinese di tutti.
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