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“[…] un pensiero per i molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce”. Dal discorso di insediamento della Presidente della Camera.
I dispersi e i morti nel Mediterraneo hanno un nome. In questi giorni circola un appello delle madri e delle famiglie dei migranti tunisini dispersi, che conoscono i loro figli, sanno quando e come sono partiti per attraversare il Mediterraneo e da due anni pretendono che le istituzioni rendano conto della loro vita. Noi assumiamo il loro sguardo e non quello delle politiche migratorie per le quali le vite non contano, rendono senza nome i morti e i dispersi del Mediterraneo e invisibili le proprie responsabilità. Per questo sosteniamo l’appello delle madri e delle famiglie tunisine che chiede all’Unione Europea l’istituzione di una commissione di inchiesta sui dispersi.
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