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Oltre a quello che veniva trasmesso in televisione con la discusissima vittoria albiceleste, ( la vittoria sul Perù per 6-0 fu più che una farsa calcistica) esisteva un altro mondiale. Quello della sopravvivenza nei sotterranei e nei centri di detenzione di Buenos Aires e di tutta l’Argentina, quello delle madri e nonne di Plaza de Mayo che ancor oggi lottano per la verità, affinchè la verità porti a casa tutti i figli dei desaparecidos che non sanno di esserlo e che vivono in famiglie che li hanno “rubati” da piccoli.
E’ anche il mondiale dell’allenatore Menotti, vicino all’ideologia di sinistra che disse prima della finale con l’Olanda, ” Vinceremo per quei figli di puttana”. Proprio l’Olanda dove mancava la stella Johan Cruijff, in polemica aperta contro la dittatura. Per la cronaca mancherà a quel mondiale anche Paul Breitner, difensore tedesco.In questo libro, l’autore Pablo Llonto, giornalista e avvocato, che nel 1978 lavorava per la pagina sportiva dell’importante quotidiano argentino Clarin, ripercorre quei momenti tragici e sportivi allo stesso tempo.
Come avvocato ha rappresentato diverse famiglie di desaparecidos o assassinati durante la dittatura. E’ autore del libro La noble Ernestina, inchiesta sul passato occulto del quotidiano Clarin.
Giuseppe Narducci, magistrato, è il Pubblico ministero di Napoli che ha scoperto Calciopoli.
Ha firmato la prefazione del libro.
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