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Il 4 novembre 1956 le truppe sovietiche entrarono a Budapest. Nagy che era stato nominato Primo Ministro (mantenne la carica per 13 giorni) fu costretto a rifugiarsi nell’ambasciata jugoslava non prima di lanciare un messaggio alla radio:”Qui parla il Primo ministro Imre Nagy. Oggi all’alba le truppe sovietiche hanno aggredito la nostra capitale con l’evidente intento di rovesciare il governo legale e democratico d’Ungheria. Le nostre truppe sono impegnate nei combattimenti. Il governo è al suo posto. Comunico questo fatto al nostro paese e al mondo intero“. Successivamente il 22 novembre viene convinto a consegnarsi previa rassicurazioni ma venne imprigionato e condannato a morte per impiccagione il 17 giugno 1958.
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