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Carlos Tevez “Apache” el nuevo diez
Finalmente la numero diez è stata assegnata. Questa situazione cominciava ad essere pesante.
Dopo un anno in cui nessuno ha voluto indossarla, per la troppa responsabilità, per la troppa storia che rappresentava quella maglia, chi meglio di Apache Tevez poteva farla di nuovo scendere in campo.
La diez della Juventus deve stare in campo.
La Juventus avrà di nuovo un diez, e per me innamorato dell’Argentina un diez argentino è il massimo, come nel 1957, quando Umberto Agnelli andò a prendere a Milano, l’oriundo Omar Sivori, la nuova stella argentina, acquistato dal River Plate per 10 milioni di pesos. Carattere simile a quello di Carlito.
Con quei soldi il River Plate costruì la curva che mancava allo stadio Monumental, adesso appunto curva Sivori. La leggenda racconta che in quel tragitto Milano Torino, Umberto Agnelli correva così tanto che , quando arrivarono a Torino, Sivori disse “Presidente, penso che rimarrò a lungo alla Juventus, ma non molto su una macchina guidata da lei”.
Adesso c’è l’Apache, Carlos Tevez che viene dal Boca Juniors, rivali del River Plate. La storia ricomincia. Nuove leggende bianconere ma subito scoppia la prima polemica. Stupida, bisogna dirlo. Quella della maglia.
Perchè assegnare la maglia numero dieci? Dopo i 19 anni di Del Piero, quella maglia doveva essere presente solamente allo Juventus Museum e non in campo.
Così la pensa una buona parte di ottusi juventini che secondo me sono nati nel periodo di Del Piero. Chi come me è nato juventino con Platini, non credo si scandalizzi più di tanto. E’ la storia che continua. Forse c’era da scandalizzarsi nel dopo Platini per chi ebbe quella maglia, prima Zavarov che certamente fu un’opera di marketing( fu il primo russo a varcare la frontiera calcistica italiana) e poi Magrin che ancora non capisco perchè ricevette quella maglia così importante.
E’ bene liberare il campo da malintesi e falsi propositi. Dare la numero diez a Tevez non vuol dire dimenticarsi di Del Piero. La storia di Del Piero alla Juventus è intoccabile da chiunque, il suo ricordo è un marchio impresso sulla pelle degli juventini. Nessuno può cancellarla o farla dimenticare, perchè in quel caso non si è vero juventino. I giocatori vanno via, ma la maglia resta ma solo alcuni giocatori diventano mito. La Juventus ci sarà sempre, passeranno anni e passeranno tanti giocatori, ci saranno vittorie e sconfitte, poche spero, ma la Juventus ci sarà sempre e ci sarà sempre il ricordo dei suoi campioni che hanno vestito quella maglia a strisce.
Alla Juve nessuno dimenticherà mai Omar Sivori, grande diez che vinse il pallone d’oro nel ’61, nessuno dimenticherà Michel Platini “le roi” che ne vinse 3 di fila, e nessuno dimenticherà Baggio altro diez che vinse il pallone d’oro nel ’93. Il diez nella Juventus è stato sinonimo di grande giocatore e a quanto pare la storia continua.
E poi diciamolo chiaramente. La maglia numero 10 della Juventus non è di Del Piero, ma è della Juventus, inoltre lo stesso Del Piero ha desiderato che quella maglia restasse lì, per esaudire i sogni di tutti, dare a tutti la possibilità di poterla indossare un giorno. E tanti esempi nella storia mi convincono che deve essere così. Maldini, campione a strisce rossonere chiese al Milan di lasciare la numero 3 disponibile per tutti e magari per suo figlio un giorno. Al Santos, la diez la indosserà nelle giovanili, il figlio 16enne di Pelè. Lo stesso Tevez al Boca Juniors ebbe la diez di Maradona. Al Manchester United la mitica numero 7 di George Best, fu indossata successivamente da Cantona, Beckam e C. Ronaldo. La numero 6 che appartenne al celebre Duncan Edwards dei Busby babes del Manchester United, che la tragedia di Monaco ’58 ci portò via, è ancora lì. E dopo quella tragedia nessuna maglia fu ritirata. Nel successivo Manchester United la numero 10 di Denis Law e la numero 9 di Bobby Charlton sono rimaste lì. Il Real Madrid mantenne la 10 indossata da Puskas , la 9 di Di Stefano, che fu la storia del calcio, ma anche la 7 di Raul che è stata data a C. Ronaldo.
i tifosi vogliono i campioni, allora si devono decidere. La Juventus deve guardare ad incrementare i ricavi e la dieci a Tevez serve anche per questo, creare entusiasmo, vendere magliette e fare business, più business = più campioni, e’ un circolo virtuoso e non deve diventare vizioso”. leggi
Nella storia tante maglie sono state ritirate in seguito al decesso del giocatore oppure sono state ritirare le maglie di squadre non particolarmente note.
Le uniche eccezioni sono state la mitica numero 14 dell’ Ajax usata da Johan Cruijff, che fu ritirata soltanto qualche anno fa, in onore del sessantesimo compleanno del campione olandese, la numero diez di Maradona del Napoli e la numero 6 di Franco baresi del Milan.
Il Boca Juniors come detto in precedenza non ritirò la maglia di Maradona, ma alla Bombonera, al museo del Boca Juniors, è presente una statua che rappresenta tutto il rispetto verso il campione argentino.
La presentazione di Carlos Tevez “Apache”, el nuevo diez
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