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Piero De Masi ha da poco pubblicato un libro dal titolo “Santiago. 1 febbraio 1973-27 gennaio 1974″ (Bonanni Editore, 2013) nel quale narra la sua esperienza nell’Ambasciata d’Italia a Santiago del Cile tra il 1973 ed gli inizi del 1974, nel difficile periodo che precede il golpe militare di Pinochet e nei primi delicatissimi mesi in cui si trovo’ a fronteggiare la delicata questione dei rifugiati nella nostra Ambasciata.
Proprio a Piero De Masi (insieme a Roberto Toscano), il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste ha assegnato nel 2011 il Premio “Salvador Allende” per il loro coraggioso operato a tutela dei diritti umani e della democrazia, nel loro servizio all’Ambasciata italiana di Santiago del Cile durante il colpo di Stato di Pinochet del 1973.
Ecco la scheda descrittiva del libro preparata dall’editore:
“Non e’ la storia del golpe in Cile, ma il racconto di un’esperienza professionale e umana vissuta in circostanze eccezionali dall’Autore in maniera inattesa e senza termini di paragone ad ispirargli le linee di azione. L’arrivo in un Cile gia’ vicino all’esplosione, le difficolta’ di inserimento in quella realta’ e quindi lo sconvolgimento che il sollevamento militare provoco’ al paese, al popolo cileno ma anche al normale svolgimento del lavoro di un’Ambasciata e alla vita personale di chi vi operava, fanno da sfondo al dramma principale di questa storia, quello delle centinaia di persone che per sfuggire alla spietata repressione dei militari cercarono e trovarono rifugio e salvezza tra le mura della Rappresentanza diplomatica italiana a Santiago.”
De Masi, Piero. Santiago. 1 febbraio 1973-27 gennaio 1974, Bonanno Editore, Roma, 2013, pp. 176, Euro 15.
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