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Training

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Piccola riflessione di @My7th2 (su Twitter) sul mondo degli allenatori.

Allora faccio una premessa, non spiegherò come si fa l’allenatore (perché nessuno può spiegare come si fa), ma cercherò di far capire il lavoro dell’allenatore, quello quotidiano, quello che si fa dal martedì al sabato e la partita della domenica. Proverò a raccontare la mia esperienza (ormai giunta al 10^ anno), nelle varie squadre che ho allenato e le difficoltà che ci sono state. Innanzitutto, la differenza che c’è tra me ed i vari Allegri, Pioli, Inzaghi, Spalletti, Mou, Sarri etc etc è che loro hanno le coppe, io ho solo la coppa Italia. (È sottinteso che loro siano anche molto più bravi di me).

Sapete però in cosa sono più fortunato io? Io posso allenare la mia squadra ogni settimana, tutta la settimana, provare uscite, provare schemi con palla da fermo, provare attacco vs difesa, provare e riprovare le uscite da dietro e questo posso farlo ogni settimana da agosto a giugno, invece loro non possono allenare, è questa cosa che invidiano a noi, come invidiano Dionisi o altri in Serie A o B. Io ogni anno, se cambio squadra o meno, faccio sempre il punto dei calciatori che avrò e quelli che mi servono per far rendere la squadra. Mi è capitato un anno in cui fummo promossi di categoria che mi cambiarono 7/11 di squadra. Pensate sia una passeggiata? Anche se avevano più qualità dei 7 che avevo perso, questi dovevano entrare nei meccanismi della squadra, nonostante io abbia tutto questo tempo ci sono voluti quasi 3 mesi prima che la squadra iniziasse a girare ed ho rischiato l’esonero proprio perché la squadra non girava come l’anno prima. Avere a che fare con 20 ragazzi, ognuno con il suo carattere, ognuno che si sente titolare non è semplice, gestire un gruppo non è facile come passare la settimana a trovare la soluzione giusta perché magari hai 2 infortunati ed 1 squalificato. Vedere uno che finalmente è entrato in forma, nell’amichevole del giovedì ti fa un partitone e la domenica invece ti “tradisce”, succede, come succede in Serie A. So che tante volte vi siete chiesti “perché fa giocare tizio e non Caio?” Perché probabilmente l’esempio che vi ho fatto poco fa è successo anche a Pioli, a Mou, perché succede e ci puoi fare poco. Fare l’allenatore è parlare con i ragazzi in allenamento, soprattutto spiegare a quelli che giocano meno perché in quel momento non giocano, ma che arriverà anche il loro momento, star là a tenere tutti sull’attenti perché se uno cala di rendimento c’è pronto il compagno. Fare l’allenatore è preparare un certo tipo di partita e poi dopo 3 minuti magari sei con un uomo in meno oppure sei sotto di 1 gol, perché purtroppo in questo gioco non è tutto scritto, può accadere tutto ed il contrario di tutto e non puoi farci nulla, devi solo essere bravo a reagire ed inventarti qualcosa per portarla a casa. Fare l’allenatore non è stare dietro un PC e muovere gli omini, allenare è stare sul campo e vedere i ragazzi come si muovono, ripetere e ripetere gli esercizi fino a quando non li vedi fatti bene. Mi fa un po’ ridere quando qua su Twitter trovo appassionati o persone che hanno letto due libri che iniziano a mettere screen a postare baricentro medio, baricentro in non possesso o in possesso, ma avete mai provato a stare in panchina e notare queste cose? Pensate che nei 90min io sto pensando quanti Xg, quanto possesso ho fatto, il baricentro etc etc? Io nei 90 minuti devo pensare a mille cose per incartarla al mio avversario, perché se il piano A non funziona devo provare il B ed eventualmente il piano C. Leggo sempre da questi professori: deve far giocare questo al posto di quello, è evidente. Ma evidente de che? Ma siete tutta la settimana voi con quei ragazzi 5h al gg? Avete i dati fisici di quei ragazzi? Sapete la loro condizione, il fattore rischio infortunio perché ha giocato 4 partite in 12gg? Quando (spesso) scrivo che il 99% non sa di cosa parla è perché non ha mai avuto a che fare con queste situazioni, non ha mai avuto 20 professionisti tra le mani, non ha mai avuto uno staff che lavora 12h al gg per preparare i 90min della domenica, perché fino a quando non sarete su quel rettangolo verde a sputare l’anima non lo potrete mai sapere. In questo social ci sono tanti che scrivono per like, tanti scrivono contro, per visibilità, tanti scrivono perché si credono migliori di dirigenti o allenatori di Serie A, non cito solo Allegri, ma Spalletti, Inzaghi etc etc pensate che in Premier stanno facendo nero Klopp perché ha avuto una brutta partenza, Klopp capite? Su questo social fino a qualche tempo fa parlavo di calcio con alcuni ragazzi che credevo davvero amassero il calcio, ma amano più se stessi e cosa si sono creati, invece che la loro squadra. Sono diventati tossici del personaggio che si sono creati, di quelli che sanno tutto loro, ma leggendoli, ora capisco che ho perso veramente solamente tempo perché di calcio, il calcio di cui vi ho parlato non ci capiscono nulla, perché non sono stati né calciatori e né tantomeno hanno provato a fare gli allenatori. Io posso leggere tutti i trattati di fisica del mondo, ma non sarò mai Einstein, come loro potranno leggere tutti i libri che vogliono, ma resteranno sempre là a parlare di teorie di riconquista, di costruzione dal basso, roba che se gli metti 11 ragazzi in mano non saprebbero nemmeno come fargli infilare la casacca per dividerli. Giuro che io starei anche tutto il gg a parlare di calcio, perché amo questo sport, la mia intera vita l’ho dedicata al pallone e leggere persone che nelle varie live o meno, si ergono a intenditori o altro mi fa ridere, però al tempo stesso vedere che ste cialtronerie abbiano seguito mi fa capire che tanti credono più a sta gente mentre non danno credito a chi questo lo fa di mestiere, del resto se Adani ha così tanto seguito, anche i cloni di Adani avranno (in proporzione) il loro seguito, ma sempre con le dovute differenze, ovvero quelli che fanno i fatti e quelli che sono solo teorici e parlano. Tornando al discorso di poter allenare, Allegri si ritrova una rosa completamente rivoluzionata, giocatori arrivati quasi a fine mercato, ovviamente per iniziare a vedere meccanismi oliati ci vorrà tempo, proprio perché il mister non ha il tempo che ho io per lavorare sui ragazzi, soprattutto adesso che si gioca ogni 3gg. Esempio Bremer, in 5 partite ne ha giocata una con Bonucci, 2 con Danilo, una con Gatti ed una con Rugani (cambiando anche i terzini), quindi già arrivare a sistemare un reparto del genere è difficile, ma ho già visto una buona amalgama, sta di fatto che abbiamo subito pochissimo (non parlo solo di gol). Stesso discorso per il centrocampo, al momento Allegri sta insistendo su quelli che già conoscono cosa devono fare perché non puoi stravolgere tutto insieme, i nuovi vanno inseriti per gradi, ma ieri è stato buttato nella mischia Paredes, già ti mancava Rabiot e quindi ha provato ad aggiungere qualità, ma dopo un buon primo tempo era logico crollasse. Stesso discorso vale per Kostic e Di Maria, devono conoscere bene sia Milik e Dusan per sapere come piace loro essere serviti, quindi il processo sarà lungo ma credo sia stato messo in preventivo. Non si può pretendere che se giochi con 5 giocatori nuovi tu abbia un gioco bello e fluido, quello solo sulla PlayStation può avere un senso, ma nel quotidiano vedrai errori anche in allenamento di questi calciatori, proprio perché bisogna arrivare a conoscersi come squadra, ma a differenza dello scorso anno io vedo uno spirito completamente diverso, vedo un gruppo coeso e questo mi fa sperare in una gran bella stagione. Se siete arrivati a leggere fino a qui e vi aspettavate un’analisi su Fiorentina – Juventus o Allegri avete sbagliato. La Juventus ha un mister ed uno staff con i “contro coglioni” ed io non sono nessun per poter giudicare la sua formazione e le sue scelte, proprio perché non ho tutti i dati che ha lui, non conosco i suoi giocatori come li conosce lui. Chiunque abbia curiosità, domande, osservazioni etc etc potete scrivere senza problemi, come detto non voglio insegnare il mestiere a nessuno, allenatori si nasce non si diventa.

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